Dopo la Bce mutui a tasso fisso più convenienti del 30 per cento rispetto ai variabili

Dopo la Bce mutui a tasso fisso più convenienti del 30 per cento rispetto ai variabili

Ancora fermi i tassi di interesse Bce. Nella riunione del 7 marzo 2024 la Banca Centrale Europea ha comunicato che “i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4%”, secondo le attese. Riviste al ribasso le previsioni per l’inflazione nel 2024, alla luce dei movimenti in discesa verificatisi negli ultimi mesi, ma la decisione rimane attendista in scia alle pressioni interne sui prezzi e ai dati sui salari. Prosegue intanto il movimento al ribasso dei tassi di riferimento sui mutui, che anticipano un prossimo calo anche dei parametri Bce, con conseguenze sulle rate dei finanziamenti per la casa.

Tassi di interesse, a quando il taglio?

Analizzando il movimento delle curve, la frangia degli ottimisti che prevedeva una riduzione del tasso ufficiale di sconto già alla fine del primo trimestre 2024 ha dovuto rivedere le proprie previsioni. Analizzando i futures, emerge infatti che l’Euribor a 3 mesi potrebbe attestarsi intono all’area 3% entro la fine dell’anno, per poi abbassarsi ulteriormente verso quota 2,65% dopo la primavera del 2025. L’impressione più diffusa, ad oggi, è che i primi tagli – se l’inflazione permarrà sotto controllo – si avranno solo verso l’estate.

Le rate del mutuo dopo la Bce, quanto costa oggi comprare casa

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Come cambiano, allora, le rate del mutuo alla luce della nuova tendenza al ribasso che si va impostando? Simulando un mutuo trentennale da 200 mila euro e spread 1,50%, l’evoluzione della rata da maggio 2022 (prima degli aumenti Bce) a marzo 2024 mostra ad oggi, per quanto riguarda i tassi variabili, un ritorno ai livelli di settembre 2023, praticamente inalterato da inizio anno, vista la fase flat dell’Euribor, con una riduzione di 9 euro mensili (e 108 annuali) rispetto allo scorso novembre. Per quanto riguarda i tassi fissi, invece, siamo a livelli anche più convenienti di un anno fa: rispetto a maggio 2023 parliamo di 37 euro mensili in meno, pari a ben 444 annuali.

Mutui a tasso variabile ancora alle stelle: che fare?

Lasciati invariati i tassi di interesse, il costo dei finanziamenti per la casa a tasso variabile restano ancora molto alti. “Di certo la situazione non è incoraggiante per coloro che possiedono un finanziamento a tasso variabile e che vedono ancora le proprie rate cresciute del 60% rispetto al primo semestre 2022, – commenta Femiani. – In attesa dei tagli, si può però ancora confidare sulla possibilità di trasportare a costo zero il proprio mutuo in un altro istituto, beneficiando di un tasso migliorativo tramite la surroga del mutuo”.

Tassi Bce, quando caleranno? Le aspettative degli esperti

Nonostante la revisione al ribasso della crescita e dell’inflazione, la BCE ha sottolineato che le pressioni sui prezzi a livello nazionale rimangono elevate, in parte a causa della forte crescita dei salari. Di conseguenza, prevediamo che la BCE inizierà a tagliare i tassi a partire da giugno, per un totale di quattro tagli da 25 punti basse per quest’anno. Sebbene i rischi siano diventati più equilibrati, tagli dei tassi più profondi o più rapidi potrebbero concretizzarsi nel caso in cui la disinflazione dovesse prendere piede o l’economia dovesse entrare in una fase di recessione”.

Codacons, quanto costa oggi un mutuo da 100, 150 e 200 mila euro

In base ad una elaborazione realizzata dal Codacons a gennaio 2024 sui siti di comparazione specializzati in mutui, per un finanziamento a tasso variabile dell’importo di 150mila euro con durata di 30 anni per l’acquisto della prima casa, la migliore offerta sul mercato prevedeva una rata mensile da 767 euro, contro i 442 euro del mese di settembre 2021, equivalente ad un maggior esborso annuo di +3.900 euro.

Per un mutuo da 100.000 euro a 25 anni la migliore offerta di gennaio presentava una rata da 557 euro contro i 346 euro di settembre 2021, pari ad una maggiore spesa da +2.532 euro annui.

Per un mutuo da 200mila euro a 20 anni la rata mensile è salita a gennaio addirittura di 454 euro rispetto al 2021 (da 858 euro a 1.312 euro), con un impatto annuale pari a +5.448 euro.

Calendario Bce, quando scenderanno i tassi?

Ecco il calendario delle prossime riunioni Bce durante le quali l’istituto di Francoforte potrebbe decidere nuove variazioni nei tassi di interesse:

  • 11 aprile 2024
  • 6 giugno 2024
  • 18 luglio 2024
  • 12 settembre 2024
  • 17 ottobre 2024
  • 12 dicembre 2024